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Migrazione sicura dati Mac

Migrazione Mac

PASSARE DA UN MAC ALL’ALTRO

Quando si tratta di cambiare Mac o passare ad un nuovo dispositivo, entra in gioco l’importanza di effettuare una migrazione sicura dei dati da un Mac all’altro. Questo processo può sembrare semplice, ma se il vecchio computer ha FileVault attivo, è fondamentale adottare alcune accortezze per evitare problemi o la perdita di informazioni. Durante una migrazione, infatti, la crittografia di FileVault potrebbe rallentare il trasferimento o richiedere ulteriori passaggi di autenticazione, soprattutto se non si ha accesso alla chiave di recupero o se non si ricorda la password.

Che cos’è FileVault?

FileVault è una tecnologia integrata nei computer Apple che garantisce un livello avanzato di sicurezza dei dati. Si tratta di un sistema di crittografia completo del disco, progettato per proteggere le informazioni archiviate su un Mac. Attivandolo, l’intero contenuto del disco viene crittografato automaticamente e reso accessibile solo tramite una password sicura o una chiave di recupero. Questa funzionalità è particolarmente utile per chi desidera proteggere i propri dati da accessi non autorizzati, soprattutto in caso di smarrimento o furto del dispositivo.

Migrazione dati Mac
Migrazione sicura Mac

Come procedere con la migrazione dei dati?

Il primo passo consiste nel verificare lo stato di FileVault sul Mac di origine. Basta accedere alle Preferenze di Sistema, entrare nella sezione Sicurezza e Privacy e controllare se FileVault è attivato. In alcuni casi, può essere utile disattivare temporaneamente la crittografia per facilitare il processo di trasferimento, ma questa operazione deve essere valutata attentamente per evitare rischi alla sicurezza.

La migrazione sicura dei dati dal Mac può essere effettuata utilizzando strumenti integrati come Assistente Migrazione di macOS. Questo software consente di trasferire non solo file personali, ma anche impostazioni e applicazioni. Tuttavia, se FileVault è attivo, il trasferimento potrebbe richiedere più tempo, poiché i dati crittografati devono essere decrittografati e riapplicati sul nuovo dispositivo. È quindi fondamentale avere a disposizione la password del disco o la chiave di recupero.

L’intervento dei professionisti

In situazioni complesse, come la migrazione tra Mac con versioni diverse di macOS o in presenza di configurazioni aziendali avanzate, è consigliabile affidarsi a professionisti del settore. I tecnici di Marnet Informatica sono a disposizione per supportare i clienti in queste operazioni delicate. Con la loro esperienza, possono garantire una transizione fluida e sicura, gestendo ogni aspetto del trasferimento, dalla verifica delle impostazioni di FileVault fino alla configurazione ottimale del nuovo Mac.

Affrontare una migrazione sicura dei dati di un Mac non è solo una questione tecnica, ma anche di tranquillità. Sapere che i propri file sono al sicuro e che tutto è configurato correttamente sul nuovo dispositivo è essenziale per iniziare a lavorare senza intoppi. Se hai dubbi o necessiti di assistenza, Marnet Informatica è pronta a offrirti il supporto necessario, garantendo una gestione professionale e personalizzata di ogni esigenza.

Migrazione sicura dati Mac
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Passaggio dati vecchio nuovo Mac

Passaggio vecchio nuovo Mac

CAMBIA IL TUO MAC CON FACILITÀ

Quando si acquista un computer Mac, e se ne possedeva già uno, è importante prestare la massima attenzione al passaggio dei dati dal vecchio Mac al nuovo Mac.

Fortunatamente, Apple ha reso questa operazione molto semplice grazie all’utilizzo di Time Machine, il backup integrato nel sistema operativo MacOS. Se segui i giusti passaggi, puoi fare tutto da solo con relativa facilità, senza perdere alcun file, applicazione o impostazione. Tuttavia, se preferisci evitare complicazioni o desideri un supporto professionale, Marnet Informatica è sempre disponibile per assisterti e garantire che tutto avvenga senza intoppi.

Il backup con Time Machine

La prima cosa che devi fare è verificare che il tuo vecchio Mac abbia un backup recente su Time Machine. Se non lo hai già fatto, collega un disco esterno al tuo Mac, accedi alle Preferenze di Sistema, clicca sull’icona di Time Machine, e segui le istruzioni per iniziare un backup completo del sistema. Questo backup includerà tutti i tuoi file, le applicazioni e persino le impostazioni di sistema e del desktop. Una volta completato, sei pronto per il passaggio dei dati dal vecchio al nuovo Mac.

Inoltre, per chi lavora in ambiti creativi, come il design grafico o il montaggio video, due monitor permettono di avere a disposizione un’area di lavoro più ampia. Un monitor può essere dedicato alla visualizzazione del progetto in corso, mentre l’altro può essere utilizzato per gli strumenti di modifica, le librerie di risorse o la gestione delle timeline.

Passaggio dati nuovo Mac
Passaggio dati vecchio nuovo Mac

La migrazione dei dati

Al primo avvio del tuo nuovo Mac, il sistema ti guiderà attraverso il processo di configurazione iniziale. Qui, ti verrà chiesto se desideri trasferire i dati da un altro Mac o da un backup di Time Machine. Collegando lo stesso disco esterno al nuovo Mac, potrai selezionare il backup più recente e avviare la migrazione dei dati. Questo passaggio può richiedere del tempo, soprattutto se il volume dei dati è notevole, ma una volta completato ti ritroverai con un Mac nuovo di zecca, con tutti i tuoi file e preferenze già al loro posto, come se non avessi mai cambiato macchina.

Un supporto qualificato

Sebbene questa procedura sia alla portata di molti, se non ti senti a tuo agio con la tecnologia puoi delegare il compito del passaggio dei dati dal vecchio Mac al nuovo Mac ai tecnici di Marnet Informatica. Lo staff di Marnet è altamente qualificato e può occuparsi di tutto il processo, assicurandosi che i tuoi dati siano trasferiti in sicurezza e che il nuovo Mac sia configurato nel modo più efficiente possibile.

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iPad 2, un sito russo svela le prime immagini – Tra 48 ore la presentazione a San Francisco

Prime foto inedite dell’iPad 2 o bufala in salsa..russa? Un sito moscovita, Ferra.ru, pubblica alcune immagini di quello che sostiene essere un esemplare di iPad 2, la tavoletta di seconda generazione che la Apple si accinge a presentare mercoledì a San Francisco.

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2011 ODISSEA NEGLI APP STORE



App che passione. C’ è ormai una app per qualsiasi cosa e diciamo che va bene così. Il sistema delle applicazioni per per i telefoni poi sfruttano gps, bussola, giroscopio e accelerometro che rendono  l’apparecchio consapevole dell’ambiente. Così, le apps servono per giocare, leggere libri aumentati e interattivi, per avere servizi dai fornitori (dalla compagnia aerea, i treni, il supermarcato) o addirittura per correggere i daltonismi.

Ecco la vetrina dei maggiori App Store

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iPAD per tutti

Non ci sono ancora dati sistematici ne studi, ma la diffusione dell’iPAD tra le persone con le più diverse disabilità è in pieno boom e presenta caratteristiche uniche. Il New York Times ha raccolto segnalazioni e racconti provenienti da associazioni di malati e centri neurologici quali, per esempio, il caso dei bambini distrofici che per la prima volta, utilizzando un puntatore, sono stati in grado di sentire musica  e disegnare grazie a Gravitarium, una delle migliaia di APP disponibili, o quello di persone mute che sono riuscite a parlare con un’APP che trasforma il testo in voce o, ancora, le molte possibilità offerte ai genitori di bambini autistici per consentire ai figli di esprimere necessità elementari o eseguire compiti semplici quali lavarsi i denti, riconoscere le lettere o sfogliare un libro.

Ciò che rende unico l’iPAD, che pure per alcuni disabili non è ottimale (è necessaria una certa precisione di movimenti per non aprire più APP contemporaneamente) è che non c’è bisogno di adattare programmi normali alle necessità dei disabili nè di usare lo strumento con l’aiuto di specialisti; al contrario, ciascuno può usare l’iPAD a casa propria e senza un particolare training.

L’iPAD inoltre favorisce molto la socializzazione perchè è percepito come oggett “normale” e non speciale; oltretutto i costi sono ben al di sotto di quelli dei supporti informatici per disabili.

Un panorama completo potrebbe essere presto disponibile: i primi studi su utilizzi e risultati sono già in corso.

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Mac e iPhone: ecco la fusione!

Quando nel 2007 è nato l’iPhone ha ereditato dal Mac il cuore del sistema operativo, tutte le tecnologie centrate su Unix che lo rendono uno smartphone più potente della maggior parte della concorrenza. Nel 2010 iPhone e iPad ricambiano e passano al MacBook Air il meglio: la nuova interfaccia e la piattaforma di gestione.

Questo però non vuol dire che arrivano i Mac con l’interfaccia touchscreen (purtroppo!). Per comandare toccando basta usare gli attuali Trackpad, i tappettini dei Mac di oggi, o i mighty mouse sempre di Apple dotati di superficie touch che rende virtuali sia i click che gli sfioramenti a una, due, tre dita. Invece cambia faccia lo schermo del sistema operativo, per gradi  ma in modo a quanto pare ineluttabile.

Vediamo i principali cambiamenti di questa innovativa veste grafica:

  • Dock menu, i fondamenti dell’intetrfaccia standard del Mac, scompaiono
  • si fa tutto da dentro la schermata dell’applicazione
  • Per passare da un’applicazione all’altra sempre in modalità tutto schermo, basta far scivolare tre dita appaiate sul tappettino del portatile o sulla schiena del mouse di Apple
  • E’ stato creato uno spazio particolare dentro il sistema operativo del Mac: si chiama LaunchPad e dentro ci sono tutte le applicazioni
  • C’è la Mission COntrol che fonde la Dashboard, Exposè e gli schrmi di Spaces
  • Entro gennaio arriverà anche sui MAc il nuovo Mac App Store, il negozio della Apps di Apple

La cosa davero interessante è probabilmente quest’ultima, cioè il Mac App Store: un ecosistema ciuso, ottimizzato per l’acquisto, l’installazione, l’aggiornamento e la gestione delle applicazioni! Ninete più download da siti internet non meglio identificati, niente più cd o chiavette di installazione. Passa tutto dallo store di Apple che controlla e fa in modo che solo le applicazioni “approvate”  arrivino sugli schermi degli utenti. Non sarà l’unico sistema per installare software sui Mac, però è arrivato!

Steve Jobs sostiene che è questo il futuro del software: non ci sarà più bisogno di salvare i documenti (“un retaggio dell’informatica preistorica, con periferiche per l’archiviazione dei dati non sempre disponibile e molto lente“) che invece avverrà sempre e in automatico. Il software quando verrà chiuso potrà ripartire da dove l’abbiamo lasciato l’ultima volta; sarà basato su un nuovo tipo di hardware (basta dischi rigidi, tutte memorie allo stato solido accese o comunque messe in pausa).

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MacWorld: un nuovo MAC portatile superecologico e con super batteria

Sarà pure vero che c’è la crisi, che Steve Jobs è assente, che l’inverno di San Francisco è freddo come l’economia Usa, ma l’atmosfera dentro al Moscone Center questa mattina era quella delle grandi occasioni. Una selva di fotografi e cineoperatori, una marea di giornalisti, un esercito di vip hanno affollato la grande sala del centro convegni per ascoltare il keynote di Phil Schiller, il primo senza Steve Jobs, l’ultimo della Apple che dal prossimo anno non prenderà più parte al MacWorld. Una folla di fan della Mela, tutti armati di Macbook e di iPhone, collegati alla rete per scaricare nei blog, in diretta, le novità di questa edizione della più grande fiera dedicata alle macchine e ai software dell’azienda di Cupertino, che per tre giorni saranno protagonisti assoluti della manifestazione.

La “prima” di Schiller. Introdotto dalla musica dei Coldplay sale sul palco Phil Schiller, accolto da un applauso di incoraggiamento, “Sono emozionato, e apprezzo che ci siate”, dice Schiller, scherzando sul suo scomodo ruolo. Nessuno parla di Jobs, Steve non c’è, come se non ci fosse mai stato, come se non avesse dovuto esserci comunque. E’ la Apple senza Jobs che va in scena, la prossima azienda, ricca di prodotti, di grandi idee, di software e hardware avanzato, ma senza il grande capo, senza l’uomo che ogni consumatore aveva identificato con il prodotto stesso.

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Apple e Mac OS X Snow Leopard

Il suo lancio è previsto tra circa un anno. Si tratta di Mac OS X Snow Leopard, la prossima versione del sistema operativo che verrà lanciata da Apple. Snow Leopard è basato sul MAC OS X Leopard, ma ne migliorerà le prestazioni, porrà nuovi standard di qualità e gettera le basi per le nuove evoluzioni del sistema operativo made in Apple. E’ ottimizzato per processori multi-core, attinge alla potenza di calcolo delle GPU, eleva i limiti del software relativi alla memoria di sistema teoricamente fino a 16 Tb di RAM ed è caratterizzato dalla nuova piattaforma QuickTimeX, che migliora il supporto per i moderni file audio e video per una riproduzione estremamente efficiente. Il nuovo sistema operativo, includerà un supporto nativo per Microsoft Exchange 2007 nelle applicazioni OS X, come Mail, ICall e Rubrica, aumentando la semplicità di integrazione dei Mac nelle aziende di qualsiasi dimensione.