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Quale browser utilizzare?

La guerra dei browser è in corso, è viva ed è in pieno svolgimento. Ogni giorno la vita di ogni persona che utilizza un computer, un notebook, un tablet o un telefono per lavoro dipende da quel maledettissimo programma che gli permette di navigare su internet, o semplicemente tradotto di sfogliare le pagine online: il browser.

Internet Explorer, Mozilla Firefox, Google Chrome, Safari! Questi sono i quattro dominatori del mercato, i quattro principali contendenti che ogni giorno si inventano qualcosa di nuovo, un aggiornamento, un plugin, una toolbar per attirare utenti convincerli che il proprio browser è migliore degli altri.

Le statistiche dicono che Internet Explorer è sempre il leader di mercato, sebbene sia in calo rispetto alle percentuali dominanti di un tempo; Firefox è abbastanza stabile mentre Google Chrome sta facendo passi da gigante. Safari ricopre la nicchia di mercato dei Mac e quindi non fa testo.

Il nostro consiglio? Se volete un browser veloce, semplice, efficace e compatibile davvero con qualsiasi browser allora la scelta ricade sicuramente su Google Chrome:

  • è il più veloce ad aprirsi a parità di hardware
  • è quello che garantisce la maggior velocità e stabilità con i vari plugin, ActiveX e componenti di terze parti
  • è quello per il quale non esiste una versione; o meglio esiste ma Google cerca di mantenerla nascosta proprio per non creare tutti quei problemi che IE e Firefox causano nella testa della gente a furia di dare i numeri (non in senso metaforico ma in senso concreto)

E il vostro browser preferito qual’è? e soprattutto perchè?

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Firefox 4: flessibilità, velocità e mobile

Ecco in arrivo la versione 4 del popolare Browser del consorzio Mozilla i cui punti cardine per conquistare ancora più utenti sono presto detti:

  • semplicità
  • flessibilità
  • velocità

Ora i motori di rendering di firefox per quanto riguarda html e javascript sono fino a 6 volte più veloci; il supporto per WebGL è nativo e qundi supporta applicazioni web 3D.

Sono in procinto anche le versioni mobile per sistemi operativi Android, iPhone e iPAD.

Il passaggio dalle versioni precedenti alla 4 non è drastica, quindi l’utente non troverà una rivoluzione ma un’ottimizzazione del browser; molto utile la sezione APP TABS che permette di riaprire molto rapidamente le pagine più utilizzate (un po’ quello che succede quando si apre Google Chrome e propone in automatico le ultime schede utilizzate).

La cosa importante da dire è che la versione 3.6 di firefox aveva notevoli problemi con il plugin flash e spesso si bloccava il processo creando notevoli problemi agli utenti

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Navigare su internet senza lasciare traccia

E’ partita d’untratto la corsa dei browser per proteggere la privacy degli utenti. Mozilla, Google e Microsoft stanno sviluppando strumenti per impedire ai network pubblicitari di tracciare la navigazione; lo fanno tramite i file cookies ed è una pratica che consente agli sponsor di inviare pubblicità personalizzata (targeted).

Tutto è nato da una richiesta di FTC (Federal trade commission) a fine 2010 che ha invitato le aziende dei tre browser più popolri al mondo a facilitare il compito agli utenti che non vogliono farsi tracciare; nei giorni scorsi Google ha risposto con un’estensione per Chrome, mentre Mozilla ha annunciato la propria soluzione. Microsoft aveva già detto nei mesi scorsi che nel futuro Internet Explorer 9 ci sarà uno strumento anti-tracciamento.

Quella di Google si chiama Keep My Opt-Outs e agisce solo sulla pubblicità degli aderenti al consorzio Network Advertising Iniziative (NAI).

Quello di Microsoft invece in Internet Explorer 9 bloccherà tutti i cookies provenienti da una lista di network redatta da vari gruppi e organizzazioni.

Diversa invece la soluzione di Mozilla che integrerà in una futura versione di Firefox uno strumento che manderà una sorta di messaggio ai siti visitati (è un header HTTP che Mozilla chiama “do not track”); esprimerà la richiesta dell’utente di non essere tracciato nè da quel sito nè da network pubblicitari di terze parti.

In ogni caso, i tre metodi hanno un aspetto comune: quando funzionano fanno sì che l’utente riceva pubblicità non personalizzata; il rovescio della medaglia è che alcuni sponsor saranno meno pertinenti.

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Rockmelt, il social browser

Rockmelt, il browser social basato sul progetto opensource Chromium di Google è ora disponibile in beta limitata. Pià che essere un vero nuovo concorrente è interessante come laboratorio di innovazione. E perchè conferma che molti aspetti disparati del web si stanno tingendo di social. Rockmelt integra i social network consentendo di usarli direttamente dal browser. L’utente non deve così visitare i rispettivi siti; i server di Rockmelt registrano le preferenze personali: l’utente si ritrova la stessa esperienza su tutti i pc dopo aver fatto log-in sul browser.

Purtroppo funzioni social non bastano per imporsi nell’arena dei browser, affollata di innovazioni. Anche Microsoft sta facendo evolvere il prodotto: le migliorie di Internet Explorer 9, ora in beta, sono apprezzate tanto che è stato scaricato dieci milioni di volte in un mese e mezzo.

Una cosa è certa: se gli utenti in futuro vorranno una maggiore integrazione con i social network i big saranno pronti a soddisfarli visto che ormai sono attenti sia all’innovazione del browser sia al fenomeno social; come dimostra, da ultima, la crescente integrazione tra Bing di Microsft e Facebook.

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Internet Explorer perde colpi

Secondo alcune interessanti statistiche e soprattutto una ricerca specializzata di StatCounter Internet Explorer piace sempre di meno a favore di Mozilla Firefox e soprattutto di Google Chrome in forte ascesa ne “La guerra dei browser”. Sulla base di queste analisi IE è sceso sotto il 50 % delle preferenze fermandosi al 49,87 %, Firefox si rafforza fino al 31,5 % e Google Chrome negli utlimi 12 mesi ha triplicato la propria presenza toccando il 12%. Davvero niente male!

Ma il dato più interessante è che posti a paragone sui vari pc e notebook Google Chrome risulta essere il più veloce e performante dei browser, sia per quanto rigaurda l’apertura dell’applicazione stessa nel sistema operativo, sia per quanto riguarda l’apertura del sito internet stesso.