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INTERNET Internet Explorer Tips & Tricks Tutorial

Internet Explorer 9 con prestazioni accelerate

Internet Explorer 9 è disponibile peril download, sebbene ancora in versione beta, e per molti esperti è la miglior mossa fatta da Microsoft negli utlimi tempi in questo campo.

Microsoft assicura che IE9 è il primo browser a sfruttare appieno la tecnologia dell’hardware acceleration. E’ la possibilità di sfruttare la potenza dei nuovi acceleratori grafici, ai quali il browser affida i compiti più gravosi (rendering di testo complesso, scaling di immagini, animazioni).

“IE9 utilizza la tecnica in molte parti del programma mentre i rivali lo fanno solo in alcune parti; alcune applicazioni web saranno accelerate, anche se non di molto, di circa il 10-20 %”

IE9 migliora le prestazioni, rispetto alle precedenti versioni di Internet Explorer anche grazie a un nuovo motore javascript.

“E’ un browser molto buono, ha parecchie innovazioni; anche dall’interfaccia , ora più pulita. Diventa più efficiente l’uso delle linguette e della barra degli indirizzi che integra il motore di ricerca”

La pulizia e il minimalismo del design è una tendenza di lungo corso nella guerra dei browser così come l’aggiunta di funzioni per migliorare sicurezza e stabilità. Con la versione 9, Internet Explorer ha per la prima volta un download manager in grado di competere con i rivali; integra un controllo che avvisa se il file scaricato è una potenziale inaccia per la sicurezza. Il servizio di performance advisor permette di tenere a bada gli add-on di terze parti che stanno rallentando il browser e permette di disabilitarli o rimuoverli.

IE si mette al passo con i rivali anche per quanto riguarda il supporto di HMTL5. Adesso le versioni di IE insieme hanno il 60% contro il 24 di Firefox e il 7 di Chrome.

Il primo impatto di IE9 sarà solo sul pubblico residenziale, infatti IE9 non supporta Windows XP e quindi molte aziende ignoreranno l’uscita del nuovo browser.

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Il valore legale di Wikipedia

Wikipedia conquista spazio nelle aule di giustizia; nella sentenza 7135 del 20 Maggio 2010 emanata dalla sezione specializzata in proprietà intelletuale e industriale del Tribunale di Milano, l’enciclopedia ha giocato un ruolo fondamentale nel verificare se un segno distintivo fosse tutelabile o meno dal Codice della proprietà intelletuale.

La causa era insorta tra due aziende che si contendevano un nome a dominio costituito da un acronimo di tre lettere registrato come marchio grafico dall’una e come dominio dall’altra. Difendendosi dall’accusa di aver utilizzato abusivamente un marchio registrato, l’azienda assegnataria del nome a dominio aveva evidenziato come l’acronimo oggetto della lite avesse, in realtà, un significato estremamente generico e come tale non potesse essere registrato come marchio d’impresa. Wikipedia è stat utilizzata proprio per valutare la genericità dell’acronimo. In questo caso, invece di utilizzare strumenti cartacei il giudice si è esplicitamente riferito alla “più nota enciclopedia online”.

Un vocabolario o un’enciclopedia tradizionali sono modificati molto lentamente, oltre a non dare necessariamente conto di terminologia tecnica o appartenente a nicchi culturali o professionali. Al contrario, uno strumento online come Wikipedia non soffre di questi problemi, anzi basa la sua efficacia sulla tempestività dell’aggiornamento e sull’ampiezza dei contenuti.