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Cooler Master, la differenza la fa l’alimentatore

A differenza di quanto si possa pensare, il vero cuore di un computer è l’alimentatore. Il processore, semmai, rappresenta il cervello a cui compete la gestione di tutto. Ma un buon componente di alimentazione può fare la differenza e sostenere il fabbisogno energetico delle periferiche presenti nel cabinet. Meglio ancora se questo elemento non disperde troppa elettricità. Come nel caso dell’UCP 900W di Cooler Master che, non a caso, ha ottenuto la certificazione 80 Plus Silver. Questa suggella il fatto che l’efficienza energetica è superiore all’85%. Nei test eseguiti da 80 Plus, l’UCP 900W si è attestato su valori di poco superiori all’88% in condizioni di uso normale. Significa che quasi 9 unità su 10 di energia elettrica assorbita vengono trasformate in risorse per alimentare il sistema. Cioè dei 900 watt nominali prelevati, ne mette “in circolo” circa 790 watt a disposizione del computer. Così si limita la dispersione e, in ultima analisi, si aumenta il risparmio energetico complessivo. Cooler Master ha anche modelli adatti a sistemi più compatti (UCP 700W) e ad alte prestazioni (UCP 1100W) da 1.100 watt a sostengo di CPU e schede grafiche particolarmente avide. Se poi si predilige il silenzio all’efficienza, la soluzione è rappresentata dagli alimentatori Silent Pro M. Sono disponibili tre modelli da 500, 600 e 700 watt realizzati con materiali che aiutano a ridurre le vibrazioni e ad assorbire i rumori provocati dalle componenti, come per esempio le ventole di raffreddamento dell’elettronica. Anche questa gamma offre un’efficienza energetica superiore all’85 per cento. Cooler Master ha presentato gli apparecchi in occasione del Computex di Taipei e saranno con prezzi compresi tra 148 e 293 euro per la serie UCP e 113 e 148 euro per la Silent Pro.

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Ottimizzare e Velocizzare Windows Vista – Lezione 4/10

La lentezza di Windows Vista è un problema avvertito da molti utenti. In questa guida raccogliamo alcuni suggerimenti per ottimizzare e velocizzare Windows Vista.

Ancora prima della sua uscita già sapevamo che Windows Vista avrebbe richiesto una grande quantità di risorse e che questo avrebbe comportato un sacrificio in termini di velocità.
La scarsa reattività di Windows Vista, insieme all’incompatibilità di alcuni giochi e di alcune applicazioni di produttività, ha convinto molti a tentare il downgrade a Windows XP. Si tratta di una soluzione spesso necessaria, ma non sempre indispensabile: in molti casi sarebbe sufficiente ottimizzare Windows Vista per avere un sistema più maneggevole.
In questa guida cercheremo di offrire qualche spunto interessante, a volte raccogliendo quanto già seminato, a volte proponendo qualcosa di nuovo.

 4) Disabilitare RDC

Questo trick è relativo alla sincronizzazione dei file tra due PC collegati in rete.
Il servizio incriminato è questa volta quello di compressione differenziale remota (RDC). Attraverso RDC, il sistema operativo esegue una compressione sui file da trasferire tra due computer in modo da ottimizzare ilquantitativo dei dati in transito e minimizzare l’utilizzo della banda di rete.

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Ottimizzare e Velocizzare Windows Vista – Lezione 3/10

La lentezza di Windows Vista è un problema avvertito da molti utenti. In questa guida raccogliamo alcuni suggerimenti per ottimizzare e velocizzare Windows Vista.

Ancora prima della sua uscita già sapevamo che Windows Vista avrebbe richiesto una grande quantità di risorse e che questo avrebbe comportato un sacrificio in termini di velocità.
La scarsa reattività di Windows Vista, insieme all’incompatibilità di alcuni giochi e di alcune applicazioni di produttività, ha convinto molti a tentare il downgrade a Windows XP. Si tratta di una soluzione spesso necessaria, ma non sempre indispensabile: in molti casi sarebbe sufficiente ottimizzare Windows Vista per avere un sistema più maneggevole.
In questa guida cercheremo di offrire qualche spunto interessante, a volte raccogliendo quanto già seminato, a volte proponendo qualcosa di nuovo.

3) Disabilitare l’indicizzazione

Ci occupiamo ora dell’indicizzazione: Windows Vista, durante la sue esecuzione, si occupa di indicizzare i file e le cartelle presenti sul disco rigido per consentirne una più rapida ricerca. Si capisce che soprattutto nel caso di un disco molto grande e zeppo di file, come spesso accade a chi fa file sharing, la richiesta di risorse da parte di questa funzionalità potrebbe essere troppo onerosa. Eliminare il processo di indicizzazione potrebbe essere motivato anche da altre circostanze: ad esempio potremmo voler istallare sul nostro computer un altro software di ricerca di file e documenti (vedi Google’s Desktop Search) oppure potremmo servirci di più macchine virtuali, nel qual caso l’unica necessità è la migliore performance di sistema e la ricerca è una funzione di fatto inutilizzata.

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Ottimizzare e Velocizzare Windows Vista – Lezione 2/10

La lentezza di Windows Vista è un problema avvertito da molti utenti. In questa guida raccogliamo alcuni suggerimenti per ottimizzare e velocizzare Windows Vista.

Ancora prima della sua uscita già sapevamo che Windows Vista avrebbe richiesto una grande quantità di risorse e che questo avrebbe comportato un sacrificio in termini di velocità.
La scarsa reattività di Windows Vista, insieme all’incompatibilità di alcuni giochi e di alcune applicazioni di produttività, ha convinto molti a tentare il downgrade a Windows XP. Si tratta di una soluzione spesso necessaria, ma non sempre indispensabile: in molti casi sarebbe sufficiente ottimizzare Windows Vista per avere un sistema più maneggevole.
In questa guida cercheremo di offrire qualche spunto interessante, a volte raccogliendo quanto già seminato, a volte proponendo qualcosa di nuovo.

2) Disabilitare l’ibernazione

Passiamo quindi ad un altro suggerimento strettamente attinente ai computer portatili: l’ibernazione.

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Nokia e Symbian: la corsa alla piattaforma opensouce

symbian.jpgDoppio rilancio per Symbian, la casa che produce il software più diffuso al mondo per cellulare: Nokia entra in possesso dell’intero pacchetto azionario e il sistema operativo diventa Open Source. Gratuito, quindi, accessibile a ogni costruttore di cellulari e smartphone. E così Nokia lancia una sfida epocale a quella Microsoft che con il suo Windows Mobile in costante crescita è la vera minaccia, certo più di Apple. Ma ne mirino dell’iniziativa vi è anche Google con la sua piattaforma Android, che arriverà sul mercato in ritardo rispetto alle attese, non prima di fine 2008.

Nokia ha lanciato un’offerta per l’acquisto di Symbian per una cifra pari a 264 milioni di euro. Nokia, che detiene già il 48% di Symbian, ha comunicato che il prezzo per azione

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Ottimizzare e Velocizzare Windows Vista – Lezione 1/10

La lentezza di Windows Vista è un problema avvertito da molti utenti. In questa guida raccogliamo alcuni suggerimenti per ottimizzare e velocizzare Windows Vista.

Ancora prima della sua uscita già sapevamo che Windows Vista avrebbe richiesto una grande quantità di risorse e che questo avrebbe comportato un sacrificio in termini di velocità.
La scarsa reattività di Windows Vista, insieme all’incompatibilità di alcuni giochi e di alcune applicazioni di produttività, ha convinto molti a tentare il downgrade a Windows XP. Si tratta di una soluzione spesso necessaria, ma non sempre indispensabile: in molti casi sarebbe sufficiente ottimizzare Windows Vista per avere un sistema più maneggevole.
In questa guida cercheremo di offrire qualche spunto interessante, a volte raccogliendo quanto già seminato, a volte proponendo qualcosa di nuovo.

1) Disabilitare Aero

Innanzitutto occorre parlare del cambiamento più evidente (almeno a colpo d’occhio) che ha sconvolto l’interfaccia grafica del caro Windows XP, ovvero “The Aero Experience”.

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Android di Google arriva a fine 2008

Il lancio di Android slitta. Inizialmente doveva arrivare verso la metà del 2008. Poi si è parlato della fine dell’estate. Ora è confermato che per vedere sul mercato il primo telefonino con a bordo la piattaforma open source promossa da Google con 33 diversi partner occorrerà aspettare, nella migliore delle ipotesi, il quarto trimestre. E quindi la fine del 2008.

Secondo le indiscrezioni del Wall Street Journal, T-Mobile Usa dovrebbe riuscre a ottenere dai costruttori cellulari con Android entro questa data, mentre Sprint Nextel dovrebbe mancare l’obiettivo. China Mobile aveva annunciato il lancio nel terzo trimestre, ma ha dovuto rettificare: Android non arriverà prima della fine dell’anno se non all’inizio del 2009.

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MS Outlook Elemento decorativo personalizzato

Chi volesse aggiungere un elemento decorativo alle proprie e-mail inviate con MS Outlook (elemento che potrebbe essere il logo aziendale, oppure una texture di sfondo) può farlo con pochi e semplici passaggi.

Il primo passo è quello di creare un documento HTML, nel quale mettere gli elementi che andranno a comporre l’elemento decorativo. A questo proposito, si può usare il programma FrontPage. A lavoro finito, occorre che la pagina sia salvata nella cartella Elementi decorativi che si trova:

* in C:\Windows\Application Data\Microsoft\ se si possiede Windows 98 o ME
* in C:\Documents and Settings\utente\Dati applicazioni\Microsoft\ se si possiede Windows Xp o 2000

Dopo questo preliminare ma importantissimo passaggio, sarà necessario farne un altro in Outlook (per chi non lo avesse già fatto): dal menu “Strumenti” del programma -> andare su “Opzioni” -> scheda “Formato posta” ->; nella sezione “Formato messaggio” bisognerà abilitare il formato HTML per l’invio dei propri messaggi: tale voce è presente nel menu a discesa.

Dopodiché, sempre nella medesima scheda, andare su “Elementi decorativi” e cliccare su “Selezione…”; si aprirà una finestra in cui apparirà l’elenco degli elementi decorativi presenti di default in Windows, nella quale cliccare sul bottone “Nuovo” per aggiungere la vostra pagina. Nella finestra successiva, assegnate un nome all’elemento decorativo, e poi mettete il segno di spunta alla casella “Utilizza come modello il file…” per poi selezionare la pagina precedentemente realizzata, immettendo il percorso del file nella sottostante casella. Oppure più semplicemente, andando a selezionarlo cercandolo c on lo “Sfoglia”. Date la conferma al tutto: non ci rimane che creare un nuovo messaggio.

PS: chi riceve le vostre e-mail, deve avere abilitata la visualizzazione dei messaggi di posta elettronica in formato HTML, affinché possa vedere tale elemento decorativo.

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Nuovi Toshiba Qosmio – notebook

Se molti produttori stanno guardando con interesse e attenzione all’ambito dei notebook low cost, Toshiba viaggia in completa controtendenza, al punto che ha rinnovato e punta molto sulla gamma dei suoi portatili più costosi, i Qosmio, con funzionalità particolari come il riconoscimento dei gesti tramite la webcam per poter controllare il sistema operativo, o la riproduzione di contenuti in definizione standard come se fossero in alta definizione.
toshiba-qosmio-x300-324x230.jpgNiente monitor touchscreen come nel caso di Hp Touchsmart o Microsoft Surface, sono i gesti delle mani di chi sta davanti alla webcam a dare i comandi nel sistema operativo. Facendo spostare infatti il cursore ai quattro angoli dello schermo si attivano menu particolari che permettono per esempio di far partire o mettere in pausa la riproduzione di un DVD o di alzare e abbassare il volume.
Il supporto dei contenuti in alta definizione è il terreno scivoloso su cui Toshiba cerca di non rimanere invischiata più di quanto non lo sia già con l’abbandono di HD DVD, concorrente di Blu-ray. E allora si è ingegnata come ha potuto: con l’introduzione di una tecnologia in grado di riprodurre e riscalare contenuti in definizione standard, per esempio tradizionali film su DVD, che se riprodotti su televisori Full HD in effetti hanno una resa migliore, ma resta la sensazione del compromesso a cui dover scendere per la decisione di non inserire drive Blu-ray nei propri portatili. Una decisione politica che i vertici di Toshiba giustificano con la lenta adozione del formato da parte del mercato e con la prospettiva che i contenuti in alta definizione non saranno distribuiti principalmente su supporto ottico, ma attraverso la Rete Internet, oppure con le videocamere HP o ancora con memorie Flash. Scenario più che plausibile ma non strettamente legato all’attualità.

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Tele Atlas si aggiorna con TomTom MapShare

Poteva essere ipotizzabile che, con l’acquisto di Tele Atlas, TomTom potesse rafforzare i servizi legati alla cartografia. Ma non così in fretta: per velocizzare l’aggiornamento delle mappe, il produttore olandese condividerà con Tele Atlas i dati raccolti tramite MapShare. Questa funzione, ormai a bordo di tutti gli One, XL e Go in commercio, permette di intervenire sulla cartografia di 30 paesi con il sempre valido metodo del “fai da te”. Ovvero, chiunque utilizzi il navigatore può fare affidamento sugli strumenti software in dotazione per cambiare il senso di circolazione delle strade, segnalare quelle che hanno subito modifiche e aggiornare una serie di informazioni accessorie. Tutti questi interventi, possono poi essere inviati a TomTom per mezzo del software Home, quindi, una volta accertata la loro correttezza, saranno resi disponibili per la comunità di possessori dei navigatori “arancioni”. Sono oltre 20 milioni gli utenti potenziali che possono trarre giovamento da MapShare. Stando ai dati dichiarati da TomTom, gli interventi inviati tramite questo servizio sono nell’ordine dei milioni. La condivisione di queste informazioni con Tele Atlas permetterà di migliorare ulteriormente la “qualità” delle mappe distribuite a tutti i partner, come spiega Bill Henry, Ceo dell’azienda che si è detto impressionato per l’elevata affidabilità delle modifiche proposte. Non solo, questa montagna di dati è tale che, con i metodi tradizionali, ci sarebbero voluti oltre 25 anni per raccogliere le informazioni. E il valore aggiunto è garantito proprio dalla comunità di utenti che è interessata ad avere mappe il più possibile corrispondenti alla realtà. Per esempio, entro la fine del 2008, se si guiderà per almeno un’ora utilizzando la cartografia aggiornata tramite i dati raccolti con MapShare, durante il tragitto si incapperà in almeno una ventina di correzioni rispetto alla situazione attuale.