Dopo facebook resta ancora aperta la sfida di un social network per le imprese che unisca contatti personali, dati e applicazioni aziendali all’interno di un unico processo. Da tempo sono attivi in rete i primi progetti ibridi tra chat e servizi di microblogging che connettono le persone in ufficio. Dalla fine di Gennaio il colosso californiano Tibco ha lanciato TIBBR, piattaforma che va oltre il modello di facebook: gli iscritti possono seguire singoli argomenti o interagire con i software aziendali di Oracle, Sap, Salesforce e altri.
Persone, dati, processi, applicazioni sono gli elementi fondamentali per il grafo dell’impresa; e con tibbr i primi risultati significativi sono stati di ridurre l’uso di email, risparmiare tempo e migliorare l’efficienza.
Il social network per le imprese è installabile all’interno dell’intranet o come servizio in cloud computing, accessibile via internet; è adattato all’uso di smartphone e tablet; ha per esempio un’applicazione per iPAD ispirata a twitter per la condivisione di opinioni e dati tra colleghi. La posta in gioco è di essere i primi a costruire un’integrazione efficace tra reti sociali online e business intelligence. E’ u nmercato stimato da Idc in due miliardi di dollari per il 2014.
Ma i social network fanno ormai parte dell’attività lavorativa dall’ufficio e in mobilità. Strumenti come tibbr sono un supporto per accelerare la circolazione delle idee, sulla scia della open innovation: è un’innovazione aperta alla contaminazione delle intuizioni e alla condivisione delle informazioni all’interno dell’azienda e all’esterno.
E’ una partita aperta per le multinazionali: General Electric ad esempio ha chiesto idee al pubblico online per gestire l’energia nelle abitazioni.