Craig Mundie, numero uno dell’ufficio di ricerca e strategia di Microsoft, ha dichiarato al Sydney Morning Herald : “Le prospettive a lungo termine per i tablet sono talmente basse da non poter affermare che questa categoria esisterà ancora a lungo”. Il motivo, è che i tablet saranno stritolati da smartphone e notebook .
La teoria di Mundie è presto detta: lo smartphone è un prodotto creato per essere usato durante gli spostamenti, e in questo svolge benissimo i suoi compiti, con accesso alla Rete e posta elettronica, le funzioni di telefonia e l’interazione con i social network. Il notebook è un dispositivo facile e pratico da trasportare, che una volta giunti a destinazione consente di divertirsi e di lavorare con tutti gli agi del caso.
In questo paradigma, il tablet ( 50 milioni di pezzi venduti nel 2011) è un prodotto ibrido, che si interpone fra gli altri due, e che non svolge nessuna delle funzioni indicate con la stessa qualità, quindi non ha motivo di esistere.
Forse è proprio in virtù di questa teoria che Microsoft non è ancora riuscita a sviluppare un sistema operativo per tablet in grado di concorrere con Android e iOS. Secondo Mundie, inoltre, al momento l’unico produttore che ha tratto profitto dai tablet è Apple, il che dovrebbe portare gli osservatori tecnologici a concludere che il boom di questi prodotti non sia una tendenza tecnologica destinata a continuare nel tempo, ma una moda passeggera.
La foto qui sotto ritrae Steve Ballmer, amministratore delegato di Microsoft, con in mano un tablet: “Non potremo farne a meno” dichiarò. Anche lui vittima della moda….