Vendesi QDI PlatiniX 2PE/800 usata ma perfettamente funzionante.
Per qualsiasi informazione o preventivo contattateci all’indirizzo info@riparazionenotebook.it
Vendesi QDI PlatiniX 2PE/800 usata ma perfettamente funzionante.
Per qualsiasi informazione o preventivo contattateci all’indirizzo info@riparazionenotebook.it
Molti si saranno resi conto che uno dei maggiori problemi che bisogna affrontare al giorno d’oggi nei computer, nei server e nei notebook è proprio l’accumulo di polvere sui componenti, sulle ventole e sui dissipatori.
LE CAUSE
Una della maggiori cause dell’accumulo di polvere è la poca pulizia quotidiana che si esegue nelle stanze, negli uffici e nei luoghi dove vengono utilizzati i pc; spesso nel caso di pc fissi e di server vengono posizionati in luoghi angusti della casa e dell’ufficio e quindi risulta molto difficile la puliza tutt’intorno al computer e soprattutto nella parte dietro (dove termina il flusso d’aria di ogni pc ma proprio per questo dove si accumula maggiormente).
Nel caso dei notebook invece è il fatto che spesso vengono utilizzati nei luoghi più disparati come alberghi, treni, aeroporti, uffici vari e anche all’aperto e di conseguenza è inveitabile un elevato accumulo di polvere.
Bisogna anche dire comunque che processori sempre più potenti hanno necessariamente portato ad uno sviluppo di sistemi di raffreddamento sempre più evoluti, a ventole che girano sempre più veloci a dissipatori sempre più grandi e imgombranti e la superficie di accumulo della polvere è direttamente proporzionale a tutto ciò.
CONSEGUENZE
Lo scorso venerdì Intel ha presentato il suo primo Atom dual-core, l’Atom 330, rivolto alla categoria dei nettop. Praticamente è la versione a due core saldati sullo stesso package dell’Atom 230, infatti ne presenta la stessa architettura e le stesse specifiche tecniche: 1,6 GHz di frequenza di clock, FSB di 533 MHz, 1 MB di cache L2 (512 KB per core) ed un TDP di 8 watt complessivi (4 watt per core).
Inoltre implementa le istruzioni x86-64 e supporta le istruzioni estese MMX, SSE, SSE2, SSE3, SSSE3, ma non supporta le tecnologie per la virtualizzazione e per il risparmio energetico.
Il nuovo dual-core di Intel fa coppia con il chipset Intel 945GC Express, che integra il core grafico GMA 950 ed a richiesta può essere ordinato con la scheda madre Little Falls 2 in formato Mini-ITX.
Una nota positiva è che l’Atom 330 è la CPU dual-core più economica venduta da Intel, in quanto costa 40 dollari.
I primi sistemi che utilizzeranno un processore Atom 330, saranno l’Home Server T7-HSG di Tranquil PC ed il nettop Dual Desktop di Acab Design che afferma che grazie all’impiego del nuovo Atom, il loro sistema avrà un guadagno di performance fino al 90%.
Nome in codice Dunnington, sono i nuovi chip che Intel ha presentato ieri, le prime CPU x86 six-core del mercato. I nuovi Xeon 7400 (nome commerciale), che presentano anche versioni a quattro core, sono prodotti con un processo di 45 nanometri e presentano un design monolitico, cioè tutti i core sono integrati sullo stesso pezzo di silicio. Integrano fino a 16 MB di cache L3 condivisa ed hanno una frequenza di clock di 2,66 GHz. Per agevolare l’aggiornamento degli attuali server Intel-based alle nuove CPU, i Xeon 7400, hanno lo stesso socket dei Xeon 7300.
Inoltre integrano la tecnologia di virtualizzazione FlexMigration, che viene utilizzata per semplificare la migrazione live delle macchine virtuali verso host che montano Xeon di vecchia generazione.
Intel afferma che le nuove CPU, in condizioni ottimali, forniscono fino al 50% in più di performance con un consumo uguale o poco superiore delle antecedenti CPU Xeon 7300.
I prezzi dei Xeon 7400, vanno dai 1177$ del modello E7420, ai 2729$ dei modelli L7455 e X7460.
Già una cinquantina di produttori di server utilizzerà la tecnologia Dunnington, tra i quali ci saranno i rack a quattro socket di Dell, Fujitsu, Fujitsu-Siemens, Hitachi, HP, IBM, NEC, Sun, Supermicro e Unisys, i server blade a quattro socket di Egenera, HP, Sun e NEC e i server con scalabilità fino a 16 socket di IBM, Unisys, NEC e Bluebell, che potranno contenere fino a 96 core (gestibili tramite Linux, ma non da Windows che gestisce un massimo di 64 core).