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Internet Explorer perde colpi

Secondo alcune interessanti statistiche e soprattutto una ricerca specializzata di StatCounter Internet Explorer piace sempre di meno a favore di Mozilla Firefox e soprattutto di Google Chrome in forte ascesa ne “La guerra dei browser”. Sulla base di queste analisi IE è sceso sotto il 50 % delle preferenze fermandosi al 49,87 %, Firefox si rafforza fino al 31,5 % e Google Chrome negli utlimi 12 mesi ha triplicato la propria presenza toccando il 12%. Davvero niente male!

Ma il dato più interessante è che posti a paragone sui vari pc e notebook Google Chrome risulta essere il più veloce e performante dei browser, sia per quanto rigaurda l’apertura dell’applicazione stessa nel sistema operativo, sia per quanto riguarda l’apertura del sito internet stesso.

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Chromium è il progetto opensource di Google per Linux e MAC

Si chiama Chromium il progetto opensource varato da Google in contemporanea con il lancio del browser web Chrome, nei giorni scorsi. Chromium mira a fornire agli sviluppatori informazioni e materiale per la creazione di applicazioni web di nuova generazione.
Attraverso il sito è possibile scaricare anche il codice sorgente del motore Javascript V8, integrato in Google Chrome. La stessa Mozilla Foundation, organizzazione che continua a ricevere fondi da parte del colosso di Mountain View, sarebbe al lavoro sul progetto Chromium.
In attesa che il Chromium Project “partorisca” una versione per Linux del browser Google, Romeo Adrian Cioaba propone un espediente che permette di eseguire Chrome “sul pinguino” attraverso l’impiego del celeberrimo framework Wine (ved. questa notizia). La procedura è illustrata in questa pagina.

Google ha inoltre pubblicato i dettagli sull’ultimo aggiornamento di Chrome rilasciato nelle scorse ore (ved. questa notizia).
L’ultima versione del browser, la 0.2.149.29, integra – come confermato sul blog ufficiale – tre aggiornamenti di sicurezza. Il primo “sana” proprio la vulnerabilità scoperta dalla società vietnamita BKIS e relativa alla funzione “Salva con nome“. Il secondo intervento riguarda una lacuna nella gestione dei link “target” presenti nelle pagine web in modo da scongiurare l’esecuzione di codice potenzialmente nocivo in modalità remota. L’ultima modifica apportata dal team di Google è relativa ad una falla nella gestione degli indirizzi Internet contenenti un simbolo percentuale finale: in questo caso si sarebbero potuti verificare arresti inattesi di Chrome.
La directory di default per il download dei file dalla rete Internet, con la nuova versione di Google Chromne, non può inoltre essere più il desktop.

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Cosa c’è da sapere su Google Chrome: 20 informazioni utili

1 – Google Chrome è stato realizzato utilizzando WebKit, il medesimo strumento di sviluppo usato per Safari di Apple e per Android di Google

2 – Google Chrome è attualmente in versione “beta”, e per ora è disponibile solo per Windows. Verranno in seguito prodotte anche versioni per Mac e Linux