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Alta fedelta sulla musica scaricata da internet

Nadia Marino e Marco Manunta erano due appassionati progettisti di amplificatori audio e consulenti del settore HI-FI. Con un sogno: mettersi in proprio per brevettare e realizzare prodotti innovativi, capaci di riprodurre ad alta risoluzione musica digitale scaricata da internet.

Un mercato per cui tutti gli studi del settore prevedono una forte crescita. Il sogno di Nadia e Marco è stato incubato al Polo Tecnologico di Navacchio, dove è nata la M2Tech. I due esperti di amplificatori audio hanno lanciato sul mercato, con il loro marchio, due interfacce per convertire musica digitale: la più potente, hiface Evo, è capace di riprodurre un file digitale prelevato dalla rete campionando il suono fino a 192Khz (cioè 192mila campioni la secondo): dispositivi simili attualmente in commercio permettono di trasferire, al massimo, 96mila campioni al secondo.

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Vertical handover: mantenere la connessione in mobilità

Il Wi-Fi si scopre alleato dell abnda larga mobile, per salvarla dalla saturazione della rete. E’ un scenario sempre più vicino: comincia a entrare nei calcoli dei maggiori operatori mobili e si concretizza anche con un algortimo italiano.

E’ il primo a gestire senza problemi il vertical handover cioè il passaggio degli utenti, senza soluzioni di coninuità, tra reti diverse: Wi-Fi e 3G/4G. Varie forme di vertical handover sono già utilizzate nei network di alcuni operatori straniere, come ad esempio Sk Telecom che lo fa tra Wibro (una variante locale di Wimax) l’Umts e il Cdma2000.

Di recente si sono accresciuti gli sforzi di operatori, accademici e addetti ai lavori per arrivare a un handover verticale efficiente, riuscendo a far dialogare tecnologie diverse. Il motivo è che c’è un’urgenza: in tutti i paesi evoluti le reti banda larga mobile danno segni di saturazione. Un rimedio già adottato in alcuni paesi sono le femtocelle e le picocelle, che, installate presso l’utente, servono a scaricare le celle principali dell’operatore. Proprio nei giorni scorsi secondo Informa c’è stato uno storico sorpasso negli Usa: il numero delle femtocelle ha superato quello delle macrocelle.

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Creare USB key bootable

Creare una chiavetta USB di boot è un’operazione non proprio semplicissima, ancheperchè magari non si fa spesso e quindi chi era abituato ai vecchi floppy bootable per fare partire un computer in modalità DOS ora si trova un po’ spiazzato. La seguente guida serve appunto per aiutarvi a formattare una chiavetta USB e renderla operativa come unità di boot.

  1. Scaricare e installare la seguente utility per la formattazione di un’unità rimovibile. Scarica  qui
  2. Scaricare i files di sistema di Windows 98 per permettere la corretta formattazione. Scarica qui
  3. Inserire la chiavetta USB su una porta libera USB del vostro computer
  4. Lanciare il programma scarictoa al punto 1:
  5. Alla voce File System selezionare FAT32 e selezionare il flag “Create a DOS startup disk selezionando la cartella dove avete scaricato e scompattato i files al punto 2
  6. Cliccare su start ed eseguire la formattazione
  7. MOLTO IMPORTANTE: Copiare tutti i files contenuti nella cartella dei files di sistema di Windows 98 nella chiavetta USB in modo da avere funzionalità avanzate al boot da USB
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Migliorare il livello di leggibilità di un articolo all’interno di un blog

Chi scrive su un blog saprà sicuramente che la forma di un articolo è fondamentale, talvolta anche più importante del contenuto stesso!

Studiare le abitudini ed i gusti dei lettori: Studiare le abitudini ed i gusti dei lettori è la cosa principale da fare per poi andare ad effettuare cambiamenti grafici, di forma e/o di contenuti al proprio blog per renderlo sempre più “a misura di lettore”.

Utilizzare i titoli secondari: Soprattutto negli articoli più lunghi nei quali spesso si trattano più argomenti, può tornare davvero utile l’utilizzo di titoli secondari (o titoli di intermezzo, come dir si voglia), ovvero, testi di dimensioni leggermente maggiori rispetto al corpo dell’articolo vero e proprio, ma di dimensioni minori rispetto al titolo dell’articolo, che facciano da “spartiacque” tra i vari argomenti trattati.

Utilizzare in maniera ottimale i paragrafi: Suddividere un articolo in paragrafi aiuta incredibilmente la scorrevolezza della lettura, quindi, vanno impostati in modo da non risultare ne troppo brevi (una riga o poco più) ne troppo lunghi (oltre le 7-8 righe).

Utilizzare bene i link: Inserire link utili in un articolo è sempre una cosa buona, ma metterne troppi potrebbe avere un effetto negativo. Altra cosa importante sono i colori: bisogna utilizzarne uno che sia evidente rispetto al testo normale ma non alieno al resto della grafica del blog.

Utilizzare con cautela i link pubblicitari: Chi gestisce un blog conoscerà sicuramente quei servizi che permettono di guadagnare qualche euro inserendo link pubblicitari nei post evidenziando alcune parole chiave. Cosa fondamentale per non rovinare la leggibilità degli articoli contenenti questo tipo di pubblicità è non inserirne in quantità eccessiva.

Inserire immagini: Un articolo senza immagini è un po come una torta senza ciliegina, quindi, in ogni post scritto inserite almeno un’immagine ed in quelli più lunghi non esitate nell’inserirne anche 3-4.
Utilizzare un tema adattabile alle varie risoluzioni di schermo: Non tutti i lettori hanno la stessa risoluzione di schermo, quindi, per rendere la lettura ottimale per chiunque bisogna utilizzare un tema “elastico”, ovvero, che si adatta perfettamente ad ogni schermo e risoluzione.

Utilizzare la giusta dimensione dei caratteri di scrittura: Utilizzare la giusta dimensione dei caratteri di scrittura vuol dire non fare degli articoli ordinati e belli da vedere, ma poi praticamente impossibili da leggere per il loro essere microscopici, e nemmeno fare delle scritte gigantesche comprensibili solo a 7-8 metri di distanza dallo schermo. La misura giusta sta sempre nel mezzo.
Non eccedere con i colori: Utilizzare decine di colori diversi per il testo di un singolo articolo equivale ad un “non leggermi o diventerai matto!”. Il testo nero su fondo bianco è sempre la scelta migliore e, se proprio si vuole sottolineare in maniera diversa qualche passaggio, è meglio utilizzare colori “basilari” come rosso o blu su specifiche frasi e/o parole.

Utilizzare i punti e le numerazioni negli elenchi: Quando in un articolo bisogna fare un elenco, soprattutto se lungo e formato da voci brevi (ad esempio: carne, pasta, frutta, latte ecc.) è buona cosa utilizzare dei punti o dei numeri identificativi per ognuna di esse.

Utilizzare il corsivo ed il grassetto: L’utilizzo del grassetto e del corsivo come sottolineatura di parole o frasi chiave contenute in un articolo è sempre un qualcosa di importante ai fini della scorrevolezza del testo, ma non bisogna mai abusarne o utilizzarli a sproposito.

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Configurare il Blackberry con l’email di Libero

Per chi non ci fosse ancora riuscito di seguito trovate una breve guida per poter configurare la vostra email di Libero sul Blackberry.

Requisiti indispensabili:

– Avere come operatore mobile WIND

OPPURE

– Acquistare il pacchetto EmailPLUS di Libero che permette di scaricare l’email su qualsiasi connettività

Purtroppo è così: Libero è uno dei pochissimi provider che non permette di scaricare le proprie email su un client di posta elettronica con il protocollo POP3 o IMAP in assenza di una connettività WIND o INFOSTRADA. Quindi la soluzione per tante persone che vogliono ricevere le proprie email sul blackberry è quella di acqusitare il pacchetto EmailPLUS di Libero. Il prezzo è 19,90 € all’anno, ed è fatturabile. Non sono tanti ma non sono neanche pochi considerando che ci sono una miriade di operatori che offrono il tutto in modo assolutamente gratuito.

Se invece avete come operatore WIND è sufficiente accedere alla vostra webmail, andare alla voce Opzioni -> Blackberry e quindi abilitare il proprio account per l’accesso da parte di un terminale mobile.

Una volta soddisfatti questi requisiti minimi è sufficiente impostare i seguenti parametri e il tutto funzionerà in meno di un minuto:

email: nickname@libero.it

username: nickname@libero.it

password: la vostra password

server: popmail.libero.it

Come al solito sui blackberry non c’è da configurare alcun server SMTP perchè fortunatamente esistono i server blackberry a sopperire a questa tortuosa configurazione su tutti gli altri smartphone e che spesso crea problemi.

Per qualsiasi dubbio o chiarimento non esistate a contattarci. M2NET TEAM

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Modalità push per le e-mail: Utile o inutile?

La modalità PUSH delle email è un argomento molto discusso e trattato soprattutto dall’uscita del blackberry che ha davvero rivoluzionato la messaggistica istantanea tramite email.  Il punto è che si vorrebbe invece ricevere le e-mail direttamente come gli SMS, ossia con squillo di segnalazione in tempo reale quando arrivano.

Vediamo alcuni esempi e alcune applicazioni su alcuni Palmari e SmartPhone

L’Imate JasJar è un palmare su cui è installato Windows Mobile 5.0 Pocket PC Phone Edition. La funzionalità di push mail è stata introdotta con la versione 6.0 (in precedenza era disponibile solo come add-on al sistema operativo di base, sotto il nome di Messaging and Security Feature Pack).

La gestione standard della posta in versione 5.0 avviene in modo tradizionale, con il client (Pocket Outlook) che deve collegarsi al server di posta per verificare se vi sono messaggi. Imate ha rilasciato nel 2006 un aggiornamento della ROM del JasJar, che gli utenti registrati possono scaricare dal sito del produttore, che include il pacchetto MSFP, arricchendo di fatto il dispositivo della funzione Direct Push; questa è però operativa se il mail server a cui ci si collega è un server aziendale Exchange. Negli altri casi non ha effetto. E quindi è molto limitato e molto limitante!

Per macchine con Windows Mobile 5.0 esistono soluzioni alternative, come il servizio Push Mail offerto da Vodafone in collaborazione con Visto Corporation, che prevede l’installazione sul palmare di un apposito programma client. Questo, provvedendo automaticamente a interrogare con sufficiente frequenza un mail server non push, per esempio del classico tipo POP, riesce ad approssimare un comportamento di push mail. Anche in questo caso non è una soluzione ottimale.

All’arrivo della e-mail viene naturalmente data una segnalazione spontanea. La latenza (ritardo medio con cui i messaggi in arrivo vengono trovati ed effettivamente scaricati e mostrati) resta comunque maggiore che con un “vero” sistema push mail come il BlackBerry o lo stesso DirectPush (che però, come già detto, richiede un server Exchange): diversi minuti anziché pochi secondi.

L’unico che davvero sa far funzionare come si deve il Push Email per il momento è blackberry che garantisce un buon funzionamento.

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Memoria insufficiente nel server per eseguire il comando.

Oggi è capitato un errore davvero particolare che non succedeva da tempo:

Memoria insufficiente nel server per eseguire il comando.

In pratica Windows aveva disabilitato tutte le condivisioni di rete e di conseguenza le unità di rete connesse perchè in apparenza non c’erano più risorse nel server per eseguire la condivisione file.

In realtà indagando abbiamo scoperto che nel weekend era stato installato sul pc che funge da server, ma che non ha un sistema operativo server, Norton Antivirus!!! Non l’avessero mai fatto!

Ovviamente negli ultimi due giorni avevano notato un notevole rallentamento del pc e di tutte le applicazioni… chissà come mai eh?!?

Sta di fatto che facendo una veloce ricerca su internet ho trovato il seguente articolo, davvero molto interessante: http://support.microsoft.com/?kbid=177078

In pratica disinstallando Norton Antivirus e riavviando il pc il problema si è risolto da solo… incredibile!

E’ davvero allucinante quello che sta succedendo ultimamente nel mondo degli antivirus: McAfee che rilascia aggiornamenti che danneggiano il computer invece di aumentarne la protezione con incalcolabili costi per le aziende e le persone che lo utilizzavano; Norton Antivirus che peggiora sensibilmente le prestazioni dei computer sui quali viene installando, creando addirittura problemi di condivisione e i soliti incalcolabili costi e danni conseguenti!

Se volete un consiglio spassionato utilizzate un sistema antivirus affidabile, sicuro e che non rallenta il pc!

Per maggiori informazioni chiedete al supporto tecnico M2NET

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Componentistica FAQ Notebook Glossario Networking News

RICEVITORE DECODER DIGITALE TERRESTRE MANHATTAN

Grazie a questa apparecchiatura STB (set-top box) è possibile passare dal vecchio sistema televisivo analogico al nuovo standard internazionale DVB-T, ottenendo così un incremento delle funzioni multimediali e un notevole miglioramento nella qualità dell’immagine.
Le ridotte dimensioni e la possibilità di rotazione fino a 180°, rendono l’apparecchiatura particolarmente adattabile a qualsiasi situazione ed esigenza.
Si installa direttamente nella presa Scart della TV senza modificare l’impianto di ricezione televisivo. Permette la sintonizzazione automatica e la visualizzazione di tutti i canali Digitali Terrestri disponibili in chiaro, compatibilmente con la copertura Digitale Terrestre (da verificare prima dell’acquisto del prodotto).

Caratteristiche:
• Connessioni:
1 x SCART TV output,
1 x antenna out
1 x antenna in
1 x DV 5V in
1 x IR jack
• Alimentazione elettrica: DC 5V 1A
• Consumo elettrico: inferiore a 8W
• Sistemi Video: NTSC/PAL/AUTO
• Raggio di ricezione: 177.5MHZ – 226.5 MHZ
• Frequenza: 474MHZ – 858 MHZ
• Rapporto S/N: superiore a 85dB
• Raggio dinamico: superiore a 60 dB
• Condizioni operative: temperatura 0°C – 40°C
• Uscita video: 1.0v(p-p), 75Ohm
• Uscita audio: analogico 2.0V (rms)
• Con telecomando incluso
• Peso: 95 g
• Dimensioni: 127 x 57 x 20 mm

PREZZO: 18,00 € + IVA (Installazione esclusa)

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FAQ Notebook INTERNET News Truffe online

Registro Italiano in Internet per le imprese: è una truffa!!

Occhio alle truffe!!! Avete mai ricevuto una lettera da questo fantomatico Registro Italiano in Internet per le imprese?

Leggete bene le clausole contrattuali scritte in piccolo a fondo pagina! Non vi consiglio di rispondere o vi faranno pagare 958 € all’anno per tre anni!

Appena ho ricevuto questa lettera mi ha subito incuriosito. Volevo saperne di più, quindi non l’ho subito cestinata come pubblicità non gradita e non richiesta, ma mi sono preso la briga di leggerla con attenzione.

Innanzi tutto colpisce il fatto che usano una terminologia che lascia pensare che questo registro abbia qualcosa a che fare con il NIC (il registro dei nomi a dominio .it) o con il registro delle imprese gestito dalle Camere di commercio.
La lettera invita a pensare che si tratti di un normale registro, diramazione di un qualche organo statale, che chiede di aggiornare i propri dati. Poi però la lettera che sarebbe da spedire si conclude con una richiesta di firma “legalmente vincolante”!

Ovviamente la lettera è firmata ma non viene specificato il nome; più che una firma è uno scarabocchio e la società che offre il servizio è tedesca e ha sede ad Amburgo, tale DAD Deutscher Adressdienst GmbH!

Se leggete il testo scritto sopra scoprirete che firmando il documento vi impegnate per tre anni a pagare ben 958 € annui per fare parte di questo registro che, tra l’altro, non fornisce alcun servizio particolare e alcun vantaggio in termine di piazzamento sui motori di ricerca.

Da notare che le condizioni contrattuali sono scritte sul retro, in grigio su sfondo grigio, in modo che risultino decisamente poco leggibili.

E’ significativo come il NIC sopra citato abbia ritenuto la cosa talmente importante da pubblicare un’avviso per dichiararsi totalmente estraneo a questa iniziativa.

E’ soltanto una truffa che viene cammuffata come registro internet per fregare chi è poco esperto di queste cose e viene tra l’altro utilizzata la stessa grafica della Telecom Italia! Pazzesco! state attenti!

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Antivirus FAQ Notebook Glossario Guide PC microsoft News windows 7

Antivirus migliore per Windows 7

In termini di prestazioni, affidabilità ma soprattutto sicurezza l’antivirus migliore per Windows 7 risulta essere Kaspersky.

Dopo averlo paragonato in velocità di caricamento, velocità di scansione in tempo reale con Norton Antiviurs, Avast Antivirus, Avira Antivirus e AVG Antivirus, Kaspersky si è indubbiamente dimostrato l’antivirus che garantisce la maggior sicurezza ed efficienza lasciando il sistema agile e veloce, senza appesantirlo troppo.

Grazie agli ottimo plug-in per la posta elettronica, l’anti-hacker, l’antispam e il modulo di protezione web in fase di navigazione Kaspersky garantisce protezione e sicurezza all’intero sistema. Consigliamo la versione 2010 ancora più performante e integrata con Windows 7.

Potete acquistare Kaspersky Antivirus chiedendoci un preventivo all’indirizzo email info@riparazionenotebook.it; saremo in grado di fornirvi prezzi eccezionali e scontistiche particolari sia per gli utenti privati sia per le aziende.