Il Wi-Fi si scopre alleato dell abnda larga mobile, per salvarla dalla saturazione della rete. E’ un scenario sempre più vicino: comincia a entrare nei calcoli dei maggiori operatori mobili e si concretizza anche con un algortimo italiano.
E’ il primo a gestire senza problemi il vertical handover cioè il passaggio degli utenti, senza soluzioni di coninuità, tra reti diverse: Wi-Fi e 3G/4G. Varie forme di vertical handover sono già utilizzate nei network di alcuni operatori straniere, come ad esempio Sk Telecom che lo fa tra Wibro (una variante locale di Wimax) l’Umts e il Cdma2000.
Di recente si sono accresciuti gli sforzi di operatori, accademici e addetti ai lavori per arrivare a un handover verticale efficiente, riuscendo a far dialogare tecnologie diverse. Il motivo è che c’è un’urgenza: in tutti i paesi evoluti le reti banda larga mobile danno segni di saturazione. Un rimedio già adottato in alcuni paesi sono le femtocelle e le picocelle, che, installate presso l’utente, servono a scaricare le celle principali dell’operatore. Proprio nei giorni scorsi secondo Informa c’è stato uno storico sorpasso negli Usa: il numero delle femtocelle ha superato quello delle macrocelle.