Secondo alcune statistiche gli Italiani sono i secondi produttori mondiali di Phishing, ovvero quella particolare tecnica illegale di ingegneria sociale e che viene utilizzata per “spillare” (letteralmente tradotta) l’accesso a informazioni personali o riservate con le finalità del furto di identità.
Pare che provenga proprio dall’Italia il 14% del phishing mondiale, a differenza di altri paesi europei nettamente “in ritardo”, se così si può definire: 6,4% della Spagna, 4,4% della Germaniae 2,8% dagli USA. Solo la Francia ci è davanti con oltre il 15% delle quote di mercato.
Comunque all’orizzonte si presenta una nuova minaccia: il cosiddetto Whaling, ovvero un tipo di attacco informatico