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Dns: attenti al man-in-the-middle

Un ricercatore di sicurezza argentino ha da poco pubblicato uno strumento “pronto da usare” che prende di mira i meccanismi di aggiornamento di Java, Mac OS X, OpenOffice.org, iTunes, WinZip ed altri software sfruttando tecniche di attacco “man-in-the-middle” come quelle rese possibili poggiando sulle vulnerabilità dei servizi DNS, recentemente messe a nudo.

Gli attacchi dell'”uomo in mezzo” ovvero “man-in-the-middle attacks” consentono all’aggressore di leggere, inserire o modificare a piacere i messaggi scambiati tra due interlocutori senza che nessuno di essi sia in grado di sapere se il collegamento sia stato compromesso.

Il toolkit, sviluppato da Francisco Amato (ricercatore presso Infobyte Security Research), nella sua versione iniziale, è capace di emulare l’applicazione di un aggiornamento fasullo per i vari software presi di mira. Un video dimostrativo illustra come venga utilizzato il codice exploit per la vulnerabilità DNS (recentemente prodotto da H.D. Moore) con lo scopo di modificare il server utilizzato per il download degli aggiornamenti Java sostituendolo con uno “maligno”. A questo punto, l’aggressore può inviare codice dannoso sul sistema del malcapitato.

La scorsa settimana molti codici exploit sono stati rilasciati, dopo la notizia della scoperta della vulnerabilità resa da Dan Kaminsky. Uno dei codici maligni, in particolare, permette non solo di manipolare i record relativi ad uno specifico indirizzo Internet ma offre anche la possibilità di modificare completamente la corrispondenza tra indirizzo IP ed URL mnemonico sui server DNS vulnerabili. Secondo quanto dichiarato dal ricercatore H.D. Moore ai media statunitensi basterebbero appena un paio di minuti per “avvelenare” la cache di un server DNS lasciato ancora esposto alla vulnerabilità.

Per verificare che il vostro server DNS non sia affetto dalla vulnerabilità, è sufficiente applicare il suggerimento precedentemente illustrato in questa notizia.
Altre informazioni sulla problematica, sono reperibili qui.