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Non lasciate che il vostro notebook esaurisca le sue energie

Tenere il proprio laptop acceso e attivo senza l’ausilio di un presa elettrica prevede un utilizzo intelligente ed efficiente della vostra batteria. Durante un lungo volo o in un tranquillo pomeriggio al parco, se riuscite a capire cosa assorbe l’energie del vostro computer potete tranquillamente riuscire a terminare il lavoro che state svolgendo. Ecco cosa fare per accertarvi che il vostro laptop non si spenga prima che abbiate terminato il lavoro.

1- Regolate la luminosità dello schermo

Riducendo l’intensità luminosa dello schermo, si risparmi aun po’ di energia della batteria. Verificate fino a che punto potete ridurre la luminosità del vostro LCD senza sforzare la vista, consapevoli che in questo modo potrete guadagnare tempo di lavoro.

2- Disconnettete i dispositivi che non sono necessari

Disconnettendo i dispositivi esterni che non sono necessari, eviterete un inutile consumo di energia. Anche se non sono in uso i dispositivi collegati ad una porta USB assorbono energia, e si tratta di parecchia energia, se parliamo in termini di più dispositivi.

3- Riducete al minimo i programmi attivi nel computer

Chiudete tutte le applicazioni che non sono necessarie al lavoro che state svolgendo. Ciò significa tutto quello che è ativo in background, dai motori di ricerca ai programmi musicali, alle pagine web. Anche la presenza di un CD inutilizzato nel drive provoca un assorbimento di energia.

4- Mantenetelo freddo

Accertandovi che il vostro laptop rimanga freddo potrete stare tranquilli che lavorerà più efficientemente – ed efficienza è la parola giusta per prolungare la durata della batteria. controllate le ventole per accertarvi che non siano ostruite e considerate la possibilità di acquistare un supporto per laptop, per non doverlo sempre tenere appoggiato sulle gambe.

5- Ibernazione, non standby

Lasciare il laptop in standby è comodo, ma questa comodità ha un prezzo alto, rispetto alla funzione di ibernazione, che utilizza le risorse del computer in misura nettamente inferiore.

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Gestione della batteria del notebook

La batteria del notebook è un componente molto importante e va trattato con altrettanta cura e attenzione. Molti pensano infatti che il notebook possa essere utilizzato senza batteria e quindi si allunga la vita della batteria, oppure che usando troppo il notebook con l’alimnetatore attaccato questo riduce la durata della batteria.

La verità come sempre sta nel mezzo: quello che noi ci sentiamo di consigliare in base alla nostra esperienza è che la batteria del notebook deve essere utilizzata così come si utilizza la batteria di un telefono cellulare. Il principio fisico e tecnologico è lo stesso e quindi anche l’utilizzo deve essere conseguente.

La batteria del vostro telefono cellulare mediamente si utilizza finchè c’è carica e poi si mette sotto carica; allo stesso modo bisognerebbe fare con il notebook; certo la durata e le possibilità non sono le stesse, ma se si vuole allungare sensibilmente la durata della batteria del proprio notebook bisognerebbe sforzarsi di seguire questo consiglio.

Ci sono poi varie utility che permettono di tenere monitorato e sotto controllo lo stato della batteria e alcune delle più utili e utilizzate sono:

Battery Eater Pro
Versione: 2.70
Installazione: no
Lingua: italiano

Battery Eater Pro fornisce informazioni sui singoli componenti hardware del computer ed esegue test di prova oltre a indicare lo stato di carica della batteria.
Un clic sul pulsante Info apre una finestra divisa in due metà. A sinistra sono elencati processore, memoria, batterie, dischi e altri componenti hardware del sistema. Selezionando uno di essi, a destra vengono mostrate informazioni di dettaglio su produttore, matricola, data di produzione o altro, indipendenza del tipo di componente. Attivando la casella Inizia il test quando AC non è più collegato, invece, è sufficiente togliere l’alimentazione della rete elettrica per veder partire il test con attività sulla scheda video e sul disco.

BatteryCare
Versione: 0.9.7.9
Installazione: sì
Lingua: inglese

BatteryCare controlla solamente la batteria, informando l’utente sul suo livello di carica e su altri dettagli. La finestra di lavoro comprende alcune voci di menu in alto, tra cui Settings per l’impostazione delle opzioni di funzionamento e Updates per cercare in Internet l’eventuale esistenza di aggiornamenti. Poco più in basso due pulsanti danno accesso alle piccole videate con i dati rilevati dal programma. La prima, Basic Information, fornisce notizie sul livello di carica e quanti cicli di scarica rimangono ancora.
La seconda, Detailed Information, mostra il nome del produttore del componente, i valori della capacità nominale iniziale e quella totale massima corrente, le date in cui sono avvenute le calibrazioni e altri dati ancora.
Anche per BatteryCare conviene lasciare attiva la partenza all’avvio di Windows.

Battery4life
Versione: 1.4
Installazione: sì
Lingua: inglese

Al raggiungimento di un certo livello di carica (predefinito: 10) Battery4life può riprodurre un suono o un pezzo musicale selezionato dall’utente. Basta aprire la scheda delle opzioni e scegliere, per esempio, un file MP3. Quando la carica raggiunge il valore stabilito dall’utente, si può far apparire anche una videata rossa per indicare in modo evidente la condizione di pericolo.
Per quanto riguarda le funzioni legate alla batteria, il programma ne misura il livello di carica, mostrando il valore su una barra orizzontale che va da zero al 100%.
La finestra di lavoro è divisa in tre schede con altrettante linguette in alto.
Nella prima viene visualizzato il livello di carica della batteria in tempo reale. Nella seconda ci sono le impostazioni che possono variare le modalità di funzionamento del programma. Nella terza scheda, infine, vengono elencate le modifiche apportate al programma nel corso del tempo con le diverse versioni.
Conviene lasciare attiva la partenza automatica di Battery4life all’avvio di Windows.

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Il computer diventa spaventosamente lento: che sia un problema all’hard disk?

Vi è mai capitato di accendere il computer e vedere che ci metteva anche 10-15 minuti per caricare Windows o qualsiasi altro sistema operativo? Vi è mai successo di ricevere all’avvio il messaggio “non è possibile trovare il sistema operativo”.

Bene, anzi male, perchè se vi è davvero capitato questo siete incorsi in uno dei più brutti problemi che possano succedere ad un pc, ossia la rottura dell’hard disk; tale evento è particolarmente brutto perchè oltre alla rottura di un componente hardware vitale come l’hard disk c’è il rischio concreto di perdere tutti i dati che vi erano salvati all’interno. Alcune volte è possibile recuperare i dati semplicemente collegando l’hard disk tramite un adattatore esterno USB ad un altro computer, in questo caso si erano soltanto danneggiati alcuni settori del disco che impedivano il corretto avvio.

Ma nel peggiore dei casi può succedere che il guasto sia proprio una parte meccanica del disco, ossia la testina oppure il disco stesso e quindi si è costretti a ricorrere ad uno di quei costosissimi servizi di recupero dati dove smontano fisicamente l’hard disk e in un camera bianca fanno il recupero e la ricostruzione dei dati settore per settore.

Per qualsiasi dubbio o domanda in merito restiamo a disposizione.

M2NET TEAM

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Word non visualizza più le barre degli strumenti

Sarà capitato a qualcuno che ad un certo punto Word generasse un errore misterioso e al riavvio non venissero più visualizzate le barre degli strumenti; l’unica cosa che si vedono sono i righelli e la pagina bianca!

Un programma, ad esempio un componente aggiuntivo di Word, ha modificato l’interfaccia utente, nascondendo le barre degli strumenti o cambiando le impostazioni personalizzate; la soluzione al problema è la seguente:

Bisogna rinominare al chiave data attraverso il registro di sistema, quindi fare clic su Start -> Esegui -> regedit -> Enter

L’utilizzo dell’editor del Registro di sistema è a rischio e pericolo dell’utente.
L’assegnazione di un nuovo nome alla chiave Data implica il ripristino delle impostazioni predefinite di numerose opzioni, compreso l’elenco degli ultimi file utilizzati nel menu File e diverse impostazioni che è possibile personalizzare scegliendo Opzioni dal menu Strumenti. La chiave Data viene ricreata utilizzando le impostazioni predefinite al successivo avvio di Word.

Per rinominare la chiave Data, attenersi alla seguente procedura:

  1. Chiudere tutti i programmi di Windows.
  2. Fare clic sul pulsante Start, scegliere Esegui, digitare regedit nella casella Apri, quindi scegliere OK.
  3. Individuare la seguente chiave facendo doppio clic sulle cartelle corrette per la versione di Word in uso:

    Per Microsoft Office Word 2003:

    HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Office\11.0\Word\Data

    Per Microsoft Word 2002:

    HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Office\10.0\Word\Data

    Per Microsoft Word 2000:

    HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Office\9.0\Word\Data
  4. Con la cartella Data selezionata, scegliere Rinomina dal menu Modifica.
  5. Digitare un nome da assegnare alla cartella Data, ad esempio OldData e premere INVIO.
  6. Chiudere l’editor del Registro di sistema e riavviare normalmente Word senza utilizzare l’opzione /a.

Se Word viene avviato correttamente, il problema è stato risolto. Il problema dipendeva da una chiave Data danneggiata. Potrebbe essere necessario modificare alcune impostazioni per ripristinare le opzioni personalizzate.

Per qualsiasi dubbio o chiarimento restiamo a disposizione.

M2NET TEAM

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hal.dll danneggiato o mancate il pc non si avvia

L’errore di hal.dll mancante o danneggiato si verifica quando il file boot.ini è danneggiato o contiene voci errate. I dischi di ripristino dei computer di marca cancellano completamente il disco e riportano il computer allo stesso identico stato di quando era nuovo. È possibile recuperare i dati e il sistema ma per farlo è necessario il CD originale di installazione di Windows XP. Se si riesce a procurarsene uno la riparazione è possibile con la console di ripristino di emergenza.

Impostate nel BIOS l’avvio da CD, inserite il CD di Windows XP e riavviate il PC. Premete un qualsiasi tasto quando appare i messaggio premere una tasto per eseguire l’avvio dal CD, poi quando appare il messaggio Installazione premete il tasto R per avviare la console di ripristino di emergenza. Il sistema richiederà la password di Amministratore, digitate la password, se non è stata inserita premete semplicemente il tasto invio.

Dal prompt dei comandi visualizzato scrivete il comando bootcfg /rebuild e premete Invio. La procedura esegue una scansione del disco alla ricerca dei sistemi operativi installati, alla fine visualizzerà il sistema operativo rilevato chiedendo se si desidera aggiungere l’installazione all’elenco dei sistemi operativi all’avvio. Premete il tasto S per confermare l’aggiunta.

Il messaggio successivo richiede di inserire l’identificatore del caricamento, che non è altro che il nome che appare nel menu di scelta del sistema operativo da avviare. Il nome può essere Microsoft Windows XP Professional o Microsoft Windows Home Edition oppure qualsiasi altro nome a piacimento. Dopo aver inserito il nome premete Invio.

Il successivo messaggio richiede le opzioni di caricamento, digitate /fastdetect e premete Invio. Quindi digitate exit e premete invio per riavviare il computer. Se tutto è andato a buon fine dovrebbe apparire la pagina di selezione del sistema operativo da riavviare.

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Internet Explorer 7

Oggi presentiamo alcuni comandi veloci per Internet Explorer 7, già uscito da più di 6 mesi però ricco di comandi e funzionalità nascoste che pochi sanno e che invece semplificano di molto la vita e l’utilizzo di uno dei browser più diffusi; secondo l’ufficio tecnico M2NET certe soluzioni potrebbero anche far cambiare idea a molte persone che di principio utilizzano Mozilla Firefox o Safari per navigare su internet:

ALT+INVIO: Visualizza il browser a schermo pieno con barra degli strumenti a scomparsa (provare per credere!)

NAVIGAZIONE TRA I TABS

CTRL+CLICK: Apre il link in un nuovo tab in secondo piano

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Ricambi per il tuo notebook Acer, per il tuo notebook HP, per il tuo notebook Toshiba

cdrom.jpgLa maggior parte della gente che possiede un notebook, prima o poi avrà inevitabilmente bisogno di un ricambio, di un’espansione di un pezzo che solo il produttore stesso del notebook produce… e non è detto che sia facile trovarlo, ma qui vi spieghiamo alcune tecniche e alcune soluzioni ai vostri problemi.

La cosa principale da fare è identificare con precisione il componente del notebook che si sta cercando, di cui si vuole uno o più ricambi: il metodo migliore per fare ciò è individuare il part number. Infatti ogni componente e ogni ricambio del vostro notebook  è univocamente identificato dal part number, una stringa alfanumerica di lunghezza variabile assegnata dal produttore per catalogare tutti i pezzi, i componenti e i ricambi di un notebook.

Una volta identificato il part number bisogna

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Velocizzare il proprio laptop

Spesso alcuni si chiedono e soprattutto desidererebbero poter velocizzare il proprio laptop o notebook senza dover necessariamente acquistare nuova RAM, cambiare hard disk o addirittura cambiare completamente notebook.

Quello che invece conviene fare anche per risparmiare un po’ di euro è di ottimizzare le prestazioni del proprio compagno di lavoro in base a quelle che sono le proprie esigenze e il proprio utilizzo:

1. Eliminare effetti grafici inutili di Windows XP o Windows Vista: è possibile disabilitare tutti gli effetti delle finestre tipici di MAC che su Windows Vista appesantiscono parecchio l’utilizzo di programmi e del sistema operativo stesso; si può altrettanto disabilitare gli effetti delle finestre di Windows XP che mostrano le ombreggiature, le trasparenze e quanto altro impegan risorse di sistema per adeguarsi alla grafica progettata dagl ingegneri di Redmon.

2. Ottimizzare il paging file: questo è molto importante perchè permette di aumentare la memoria virtuale del proprio pc; cos’è il paging file? il paging file non è altro che una RAM salvata su hard disk; chiaramente non è mai veloce ed efficiente coma la RAM di sistema, ma è un buon espediente per migliorare le prestazioni.

3. Disinstallare i programmi inutili: spesso è utile eliminare dal proprio notebook tutti quei programmi che magari sono stati installati così per provarli, ma di cui poi non si fa nessun reale utilizzo. In questo basta andare semplicemente du pannello di controllo -> Installazione Applicazione e rimuovere le applicazioni che non si utilizzano

4. Utilizzare un Antivirus adeguato: l’antivirus è spesso quello che rallenta drasticamente il sistema; alcune versioni di Norton e di Symantec infatti al fine di eseguire tutti i controlli del caso, forse anche troppi, finiscono con il rallentare irrimediabilmente il pc, l’utilizzo dei programmi, la navigazione su internet. Il nostro consiglio in materia è il seguente: per uso home va benissimo Avast in versione Home Edition – per uso aziendale consigliamo caldamente Kaspersky Antivirus con funzionalità antispam e web protection.

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Notebook, computer, polvere e dissipatori

Molti si saranno resi conto che uno dei maggiori problemi che bisogna affrontare al giorno d’oggi nei computer, nei server e nei notebook è proprio l’accumulo di polvere sui componenti, sulle ventole e sui dissipatori.

LE CAUSE

Una della maggiori cause dell’accumulo di polvere è la poca pulizia quotidiana che si esegue nelle stanze, negli uffici e nei luoghi dove vengono utilizzati i pc; spesso nel caso di pc fissi e di server vengono posizionati in luoghi angusti della casa e dell’ufficio e quindi risulta molto difficile la puliza tutt’intorno al computer e soprattutto nella parte dietro (dove termina il flusso d’aria di ogni pc ma proprio per questo dove si accumula maggiormente).

Nel caso dei notebook invece è il fatto che spesso vengono utilizzati nei luoghi più disparati come alberghi, treni, aeroporti, uffici vari e anche all’aperto e di conseguenza è inveitabile un elevato accumulo di polvere.

Bisogna anche dire comunque che processori sempre più potenti hanno necessariamente portato ad uno sviluppo di sistemi di raffreddamento sempre più evoluti, a ventole che girano sempre più veloci a dissipatori sempre più grandi e imgombranti e la superficie di accumulo della polvere è direttamente proporzionale a tutto ciò.

CONSEGUENZE

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Windows Vista: Pulizia files inutili e punti di ripristino

Windows Vista è famoso per il suo smodato uso di file e megabyte del disco

Esistono però al suo interno dei programmi che se utilizzati “cum granu salis”, permettono di effettuare una pulizia del disco e di tutti i file inutili accumulatisi nel tempo, si tratta di un trucco semplice, e già presente in Windows Xp, malgrado ciò, poco conosciuto ai più .

Pulizia disco

Per accedere all’utility questa utility dovrete posizionarvi su :

Start – programmi – accessori – utilità di sistema – pulizia disco

A questo punto selezionate l’unità da pulire .

E selezionate la casella dei file inutili che si sono accumulati, compresi:

– temporanei di internet, navigazione offline, segnalazione errori (che trovate nell’immagine seguente) , e se lo desiderate vuotate anche il cestino.

Consigliamo inoltre, qualora il Vs. Windows, fosse in uno stato di grazia ottimale, di pulire i punti di ripristino (ripristino configurazione di sistema) antecedente alla data di pulizia. Per farlo posizionatevi sulla linguetta “Altre opzioni” e posizionatevi sulla sezione :

Ripristino configurazione di sistema e copie shadow .

ora selezionate => esegui pulizia ed attendete

In questo modo avrete dato una bella pulita al Vs. Windows Vista, fatto sparire i temporanei ed ottimizzato il tutto , facendo posto a qualche centinaio di Megabyte che possono essere utilizzati per altro.