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TV al plasma messe al bando per gli eccessivi consumi

tvplasma.jpgLe Tv al plasma starebbero per essere messe al bando perché consumano troppo. Il sito del The Indipendent, quotidiano inglese, pubblica una notizia citando fonti vicine alla Commissione Europea su una legislazione che ridefinisce i limiti di assorbimento energetico di questi apparecchi. E, come spesso accade in questi casi, si scoperchia un vaso di Pandora che dà la stura alle elucubrazioni del caso. Che cosa è successo? In prima battuta (quasi) nulla: un articolo pubblicato dall’Indipendent che definisce i plasma l’equivalente di un “4×4 in salotto”.

Una metafora che lascia subito intendere dove si vada a parare. Le Tv con tecnologia al plasma sono equiparati ai Suv che obbligano a consumi e a un impatto ecologico superiori senza garantire reali vantaggi in termini pratici.

Non pago, l’articolista descrive il presunto progetto di “mettere al bando le televisioni più inefficienti” dal punto di vista energetico. E in più parti ci si è spinti a dire che già dalla prossima primavera, data prevista per l’introduzione delle norme “verdi”, gli apparecchi esosi in fatto di energia elettrica potrebbero essere lasciati lontani dagli scaffali dei negozi. Forse una conclusione un po’ affrettata anche perché, si sa, c’è sempre un periodo di adattamento dalla promulgazione dei nuovi protocolli all’adeguamento dei prodotti. Certo che questa ulteriore tegola sulla tecnologia Plasma non ci voleva. Già rischia di passare alla storia come l’eterna promessa nel campo delle Tv: prima non capita, poi surclassata in termine di vendite dagli Lcd. I pannelli al plasma hanno però resistito e gran parte delle teorie sui loro limiti tecnologici si sono trasformate in dicerie. Ci mancavano solo le cifre snocciolate dall’Indipendent.

“Negli ultimi 30 anni, il numero di gadget elettronici in casa è quasi triplicato passando da 17 a 47 dispositivi”; sì perché tra console, player Dvd e forni a microonde c’è stata l’invasione di prodotti che assorbono energia. Uno dei più utilizzati, e che sta acceso a lungo, è proprio il televisore. Tanto che nel giro di pochi anni si è passati da una taglia media di 32 pollici per i tradizionali apparecchi a tubo catodico, fino a superare i 42 pollici per i modelli piatti. Solo che i consumi sono cresciuti.

Sempre stando ai dati proposti dall’Indipendent, un Plasma da 42″ ha un assorbimento di 822 kilowatt per ora: un Lcd dello stesso tipo fa misurare circa 350 kWh, mentre un tubo catodico da 32″ consuma 322 kWh. La risposta dell’Eicta, ovvero del consorzio europeo che si occupa di trovare soluzioni per abbassare l’impatto ambientale delle nuove tecnologie, non si è fatta attendere. La sua posizione è riverberata sul Web, sospinta anche da Pioneer, uno dei principali produttori di Tv al Plasma, che ha fatto eco al comunicato dell’organismo europeo. “Recentemente la stampa ha dichiarato che gli schermi al plasma potrebbero presto essere banditi dal mercato a causa dei consumi energetici elevati. Alcuni dati, di fatto, non sono corretti”, inizia così il comunicato dell’Eicta. Anche perché non possono (o non dovrebbero) trovare posto nei negozi gli apparecchi che non sono conformi agli standard di assorbimento previsti dalla direttive dell’Eu. Quello che sta succedendo è spiegato in modo semplice e chiaro: sono in fase di definizione i nuovi standard per i televisori del futuro al fine di migliorare ulteriormente l’efficienza energetica. “La pubblicazione di questa norma è attesa per la seconda metà del 2009; dopo un periodo di transizione ci aspettiamo che i prodotti siano conformi alla normativa entro la seconda metà del 2010”. L’assorbimento delle varie tecnologie (Plasma, Lcd e tubo catodico) sono inevitabilmente e fisiologicamente differenti tra loro.

Il compito di consorzi come l’Eicta è di stabilire una unità di misura uniforme per fornire una piattaforma di confronto tra i vari apparecchi. Volendo andare a scandagliare ulteriormente la questione, la posizione assunta dall’Indipendent butta benzia sul fuoco in un momento in cui tutti i produttori stanno fattivamente operando per ridurre il consumo energetico. Al Ces di Las Vegas ampio spazio è stato dato a quelle tecnologie che permettono di spegnere quasi del tutto i dispositivi quando sono in stand-by, portando l’assorbimento degli apparecchi quasi a zero. E si stanno affermando nuove architetture migliori di quelle attuali: per esempio, il sistema di illuminazione a Led dei pannelli piatti consente di abbattere ulteriormente il fabbisogno energetico delle Tv rispetto alle tradizionali lampade.

Senza dimenticare una serie di sforzi già compiuti negli ultimi cinque anni per portare i pannelli al Plasma da un consumo di 506 kWh a 363 kWh per i modelli del 2007 (a parità di pannello da 50″). D al canto suo, Pioneer ha ulteriormente ridotto questo assorbimento con la tecnologia P.u.r.e. Black Panel portandolo a 343 kWh, oltre a una serie di accorgimenti che intervengono in tempo reale per ridurre i consumi durante l’utilizzo della Tv. Un polverone, insomma, quello prodotto dall”articolo del quotidiano The Indipendent che rischia di creare ulteriore confusione tra gli utenti. Anche perché la nuova regolamentazione sui consumi si concretizzerà in un ulteriore bollino che campeggerà sui modelli di nuova generazione, al fine di testomiare che quel modello di Plasma è conforme alla nuova disciplina. Intanto bisogna scongiurare il rischio che la polemica sfoci in una disaffezione per questo tipo di televisori, che non hanno nulla da invidiare in termini di qualità agli Lcd. Di certo, i televisori oggi in commercio e presenti sui volantini delle offerte speciali difficilmente saranno conformi alle nuove regole. In ultima analisi, si può trarre un insegmanento dalla faccenda: verificare a priori il consumo energetico di ciò che acquistiamo. Meglio informarsi, perché limitare la dissipazione non può essere uno sforzo relegato solo alle buone intenzioni dei produttori. Basta un po’ di volontà spegnendo la Tv quando non si usa, senza lasciarla in stand-by, e regolare alcuni parametri per abbassare il consumo. Il resto (per ora) sono solo chiacchere.