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Glossario Internetworking – A

AAA (Authentication, Authorization and Accounting): servizio di autenticazione negli accessi di tipo dial-up.

 Access, Distribution e Core layer: modello gerarchico di impostazione di una rete scalabile (flessibile/espandibile). Quando Distribution e Core layer si trovano sullo stesso apparato si parla di “collapsed core”.
– Access: Entry point del network, condivisione di banda, servizi Layer 2, assegnazione vlan.
– Distribution: Access aggregation point, definizione del dominio di broadcast, inter-vlan routing, media translation, sicurezza (policy-based connectivity).
– Core: ha l’unica funzionalità di switchare il traffico il più velocemente possibile senza effettuare processi di livello 3.

 Active Directory: Funzionalità introdotta con Windows 2k che consente di centralizzare, in maniera gerarchica, informazioni sugli utenti (autorizzazione-autenticazione, dati di rete, hw, applicazioni) in modo da assicurare una appropriata gestione delle risorse di rete. Compatibile con i Domain Controller di WinNT.

 ACK (ACKnowledgement): risposta inviata per indicare una corretta ricezione di un messaggio; gli acknowledgement possono essere presenti a vari livelli del modello di riferimento OSI.

 ADSL (Asymmetric digital subscriber loop): una delle 4 DSL, trasmette con larghezza di banda differete tra trasmissione e ricezione, su doppino telefonico. Fornisce 3 canali: in downstream (ricezione) una banda massima di 8 Mbit/s, in upstream (trasmissione) una banda di 1,5 Mbit/s, più una linea telefonica standard, il tutto su doppino telefonico. La distanza max dalla centrale telefonica per l’installazione di una linea ADSL è 5488 mt.

 Ageing-time: negli switch è il tempo oltre il quale un mac-address associato ad una porta viene eliminato dalla tabella di bridging se non c’è traffico da/su quella porta.

 AIS (Alarm Indication Signal): in una trasmissione E1/T1 è una frame all-ones che serve a mantenere in piedi la linea ma indica che c’è un problema di trasmissione.

 Application gateway (o Application proxy): tecnica di filtraggio del traffico tramite un gateway di applicazione (proxy) che intercetta il traffico e autentica gli utenti a livello di applicazioni Tcp/Ip. Lavorando a questo livello è necessario predisporre un server proxy per ogni applicazione utilizzata. Questa tecnica di firewalling, essendo applicata al layer 7, garantisce un buon livello di sicurezza (vedi anche Packet filtering e Packet inspection).

 ARP (Address Resolution Protocol): protocollo dell’architettura Tcp/Ip (Layer 3) usato per convertire un indirizzo IP in un indirizzo di livello Data-Link (MAC). ARP lavora solo su una singola rete fisica ed è limitato a reti che supportano il broadcast hardware. Il protocollo ARP viene usato tutte le volte che una stazione collegata ad una LAN deve inviare un messaggio ad un nodo sulla stessa LAN di cui conosce unicamente l’indirizzo di livello 3. RFC 826.

 ATM (Asynchronous Transfer Mode): Standard CCITT per il trasferimento dati/video/voce tramite celle di lunghezza fissa di 53 byte, di cui 5 di intestazione (header) e 48 di dati (payload). Tenendo come riferimento la pila ISO/OSI si può identificare il seguente schema:
Livello 1: Livello Fisico ATM.
Livello 2: AAL (ATM Adaption Layer) insieme di protocolli che si appoggiano su ATM e forniscono i servizi trasmissivi. Esistono 4 tipi di servizi AAL:
– AAL1 per servizi CBR (emulazione di circuito);
– AAL2 per servizi VBR (audio e video compresso);
– AAL3/4 e AAL5 per servizi UBR (trasporto dati).
Livello 3: Protocolli standard di livello superiore.
La comunicazione tra due terminali ATM avviene attraverso un canale logico chiamato VCC (Virtual Channel Connection) che a sua volta è composto da più VCL (Virtual Channel Link).
L’intestazione della cella ATM contiene i seguenti campi:
– GFC (General Flow Control) solo nelle connessioni UNI: 4 bit. Controllo del traffico e delle connessioni.
– VPI (Virtual Path Identifier): 8 bit nelle celle UNI e 12 nelle NNI. Identifica un gruppo di canali virtuali.
– VCI (Virtual Channel Identifier): 16 bit. Identifica un canale virtuale tra due stazioni nell’ambito di un percorso virtuale.
– PT (Payload type): 3 bit. Identifica se il campo dati trasporta effettivamente dati utente oppure informazioni di servizio.
– CLP (Congestion Loss Priority): un bit. Indica se una cella può essere scartata da un commutatore qualora si verifichino condizioni di congestione.
– HEC (Header Error Control): 8 bit. È il CRC calcolato sulla sola intestazione della cella.
Tra apparati ATM si possono effettuare due tipi di connessione:
– NNI (Network-to-Network-Interface): L’interfaccia tra commutatore e commutatore specificata nell’header della cella (ad es. tra ATM-Switch e ATM-Switch).
– UNI (User-to-Network-Interface): L’interfaccia tra commutatore e terminale utente specificata nell’header della cella (ad es. tra terminale e ATM-Switch).

Autonomus system: è una rete gestita da un unica entità amministrativa in cui tutti i router (Interior Router) utilizzano lo stesso protocollo di routing.