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La risposta di HP all’Eeepc di Asus

Ieri HP ha ufficialmente svelato il primo membro di una nuova linea di subnotebook consumer, chiamata Mini-Note PC, capace di rivaleggiare sia con gli UMPC a basso costo, come l’Eee PC di Asus, che con i subnotebook di fascia media: a seconda della configurazione questo sistema può arrivare a costare quasi due volte e mezzo il suo prezzo base, e soddisfare tipologie d’utenza anche molto diverse tra loro.

Atteso sul mercato a fine aprile, il Mini-Note PC 2133 si rivolge sia al mercato educational, dove viene proposto come uno strumento adatto all’utilizzo in classe e in famiglia, che a quello business, dove corteggia professionisti e utenti aziendali.

Tutti i modelli del cucciolo di notebook adottano uno schermo WXGA (1280 x 768 pixel) di tipo glossy, un processore VIA C7-M, un disco a stato solido (SSD) o magnetico, fino a 2 GB di memoria RAM, connettività WiFi, due porte USB 2.0, slot SDHC, slot ExpressCard/54, porta VGA e Gigabit Ethernet. Il tutto in poco meno di 1,2 Kg, un peso leggermente superiore a quello dell’Eee PC.

(IMG:http://img291.imageshack.us/img291/4195/mininote1ku2.jpg)

La configurazione base, dal prezzo di 499 dollari, è abbinata esclusivamente al sistema operativo SUSE Linux, e contiene una CPU a 1 GHz, 512 MB di RAM e SSD da 4 GB.

La versione da 549 dollari si caratterizza per un processore a 1,2 GHz, 1 GB di RAM e un hard disk magnetico da 5400 RPM e 120 GB: con 50 dollari in più è possibile ordinare tale modello con Windows Vista Home Basic pre-installato.

La configurazione top, che costa invece 749 dollari, include una CPU a 1,6 GHz, 2 GB di RAM, hard disk da 7200 RPM e 160 GB, Bluetooth, webcam, batteria a 6 celle (contro le 3 celle della batteria standard), e Windows Vista Business.

In alternativa ai dispositivi di storage succitati è possibile ordinare il 2133 con un SSD da 64 GB.

Il Mini-Note tenta di distinguersi dagli altri mini portatili, come l’Eee PC e il Classmate, per alcuni accorgimenti tecnologici e di design: tra questi, l’utilizzo di un case in alluminio anodizzato, cerniere del display in magnesio, tecnologia 3D DriveGuard per la protezione dei dati memorizzati sull’hard disk in caso di cadute, e tastiera QWERTY con tasti a piena dimensione. Quest’ultima è forse una delle caratteristiche più interessanti del Mini-Note, che ovvia a una delle critiche rivolte più di frequente agli UMPC: l’esigua dimensione dei tasti, che spesso rende difficoltoso raggiungere una buona velocità e precisione di battitura. Per non sacrificare lo spazio riservato alla tastiera, HP afferma di aver progettato il proprio laptop attorno a quest’ultimo componente.

L’altra caratteristica peculiare del Mini-Note è l’ampia configurabilità, che come si è detto in precedenza lo posiziona su diverse fasce di mercato: nella configurazione base il portatilino di HP rivaleggia più o meno direttamente con l’Eee PC, mentre nelle configurazioni più costose può considerarsi un’alternativa ai classici subnotebook. Va considerato, a tale proposito, che un Mini-Note 2133 corredato di tutti gli optional e di Windows Vista può arrivare a costare 1200 dollari.

Con una scelta in controtendenza rispetto a quella dei suoi più diretti rivali, HP ha utilizzato per il suo ultraportatile il processore C7-M di VIA: questo chip ha un TDP (Thermal Design Power) massimo di 3,5 watt (0,1 watt in modalità idle), e una dimensione di 21 x 21 millimetri. La CPU è stata abbinata al chipset con grafica integrata VIA CN896, che fornisce supporto alla tecnologia DirectX 9, funzionalità di accelerazione video e audio multicanale.

Purtroppo, secondo quanto riportato da Notebook Review, proprio il processore sembra rappresentare il punto debole del Mini-Note 2133: il noto sito americano, uno dei primi ad aver recensito il prodotto, afferma infatti che il C7-M si è rivelato persino più lento del Celeron M a 630 MHz dell’Eee PC 4G: un divario destinato a crescere ulteriormente con l’imminente arrivo dell’Eee PC 900, che monta il nuovo processore Atom di Intel.